In occasione della seduta del 26 gennaio 2022 il Consiglio federale ha fissato il limite di spesa 2024-2027 per l’esercizio, la manutenzione e gli adeguamenti relativi alle strade nazionali esistenti, per un totale di circa 8,4 miliardi di franchi. L’Esecutivo propone inoltre di inserire nella Fase di potenziamento 2023 del PROSTRA (Programma di sviluppo strategico delle strade nazionali) cinque progetti di ampliamento già cantierabili e richiede al Parlamento lo sblocco di 4,3 miliardi di franchi. Gli interventi sono finalizzati a incrementare la sicurezza stradale, ridurre l’impatto ambientale e migliorare la viabilità.
Le strade nazionali forniscono un importante contributo al sistema dei trasporti svizzero poiché, decongestionando la rete viaria secondaria di Cantoni, città e Comuni, creano le condizioni per promuovere trasporto pubblico e ciclabilità, oltre ad aumentare la sicurezza stradale, nelle aree densamente popolate.
Conservazione del valore della rete esistente
Per garantire un’infrastruttura autostradale efficiente occorre investire continuamente in esercizio, manutenzione e sistemazione. Questo significa ad esempio armonizzare e ammodernare gli impianti elettromeccanici, allestire impianti di gestione del traffico e stazioni di ricarica veloce per i veicoli elettrici o realizzare centri di controllo e aree di stazionamento per il traffico pesante. Occorre inoltre assicurare il servizio invernale, manutenzionare scarpate e spartitraffico, ripulire le condotte di drenaggio e le aree di sosta. I fondi servono anche a incrementare la sicurezza sulle strade e tutelare l’ambiente. Ne consegue un fabbisogno finanziario che va dai 2,086 ai 2,131 miliardi di franchi all’anno, per un totale di circa 8,4 miliardi nel quadriennio 2024-2027. La parte del leone, con costi compresi fra 1,113 e 1,139 miliardi di franchi all’anno, spetta alla conservazione del patrimonio infrastrutturale e impiantistico. In particolare, l’adeguamento a disposizioni di legge, norme e direttive vigenti richiede integrazioni strutturali dell’esistente (che rientrano nella voce «sistemazione intesa come interventi di adeguamento»), per un ammontare compreso fra i 539 e i 552 milioni di franchi annui. La restante somma, che va dai 434 ai 440 milioni di franchi all’anno, è destinata all’esercizio.
Ampliamenti mirati
La situazione attuale vede ampi tratti delle strade nazionali ormai al limite della capacità. La soluzione più immediata alle ineluttabili criticità future consiste nell’utilizzo più efficiente dell’infrastruttura esistente: in particolare si punta a estendere i sistemi segnaletici per la limitazione dinamica della velocità e a intervenire sul codice stradale, ad esempio consentendo il superamento a destra in caso di code o introducendo il principio di immissione «a cerniera» nei restringimenti di carreggiata. Nonostante l’utilità di tali interventi, sui tratti più fortemente congestionati sono necessari lavori di ampliamento, per evitare spostamenti di traffico verso la rete stradale subordinata, fenomeno che porta a un aumento dell’inquinamento acustico nelle aree residenziali e a una riduzione della sicurezza.
Gli interventi di ampliamento vengono pianificati e sottoposti a revisione quadriennale nell’ambito del PROSTRA. I cinque progetti N1 Wankdorf – Schönbühl, N1 Schönbühl – Kirchberg, N1 Rosenbergtunnel a San Gallo, N2 Rheintunnel a Basilea e N4 Fäsenstaubtunnel a Sciaffusa hanno raggiunto uno stadio molto avanzato e saranno cantierabili entro i prossimi quattro anni. Il Consiglio federale propone pertanto di inserirli nella Fase di potenziamento 2023 e di deliberarne definitivamente l’attuazione. A tal fine chiede al Parlamento un credito d’impegno di 4,002 miliardi di franchi lordi (prezzi aggiornati al 2020, IVA e rincaro esclusi). A questi si aggiungono 52 milioni per lo scambio di tracciato fra ferrovia e autostrada della Glattal, in coordinamento con la realizzazione della galleria ferroviaria di Brütten, e 300 milioni per la stesura degli altri progetti di ampliamento.
Razionalizzazione dei progetti di completamento della rete
La rete autostradale svizzera fu definita nel 1960 con il decreto federale concernente la rete delle strade nazionali (NEB). Mancano ormai poco meno di 40 chilometri al completamento, seppure dall’originaria progettazione i requisiti relativi a tracciati e configurazione delle autostrade siano fortemente cambiati. Il decreto prevedeva infatti il ricongiungimento fra N1 e N3 al centro della città di Zurigo, con la cosiddetta «ipsilon», ma tale soluzione oggi non appare più al passo coi tempi, per cui il tratto dovrà essere stralciato dal decreto NEB.
Routesuisse salue les investissements dans le réseau des routes nationales
routesuisse salue la volonté d’investir dans le réseau des routes nationales notamment afin de maintenir la fonctionnalité du réseau et pour éliminer les points noirs, tant en matière d’accidents que d’embouteillages. Les investissements prévus dans l’infrastructure routière nationale sont à la fois durables, bénéfiques pour la sécurité routière et nécessaires pour répondre aux besoins futurs d’une Suisse comptant bientôt 10 millions d’habitants.
Crédit-cadre 2024-27
Le Conseil fédéral propose un crédit-cadre de 8,433 milliards de francs pour la période de quatre ans allant de 2024 à 2027. L’entretien courant et le maintien de la substance d’une part (quelque 1,1 milliards de francs par an), ainsi que la mise aux normes des installations et l’adaptation des infrastructures d’autre part (plus de 500 millions de francs par an) constituent les investissements les plus importants prévus dans ce paquet. Enfin, environ 440 millions de francs par année seront investis en faveur de la sécurité et de la résilience du réseau routier national.
Etape d’aménagemen t 20 2 3
Les perspectives en matière de fluidité du trafic sont alarmantes : à l’horizon 2030 environ un quart du réseau des routes nationales sera frappé par des surcharges de trafic notables. La majorité de ces tronçons se situe dans les régions urbaines, où habitent et travaillent la majorité de la population. Pour limiter les embouteillages et réduire les nuisances dues au trafic ainsi que les accidents, il est nécessaire d’augmenter les capacités sur les tronçons concernés.
Les projets retenus par le Conseil fédéral sont les suivants : Wankdorf-Schönbühl et Schönbühl-Kirchberg à Berne ; Kreuzbleiche-Neudorf (3ème tube au tunnel de Rosenberg), Tunnel sous le Rhin à Bâle, 2ème tube du tunnel de Fäsenstaub. En plus, il propose d’intégrer trois projets repris des cantons sur les tronçons remis à la Confédération en 2018 : échangeur autoroutier de Bellinzone-Locarno, l’autoroute de l’Oberland zurichois et le contournement de Netstal. Les investissements correspondants s’élèvent à plus de 4,3 milliards de francs.
Position de routesuisse
routesuisse salue la volonté d’investir quelque 8,4 milliards de francs dans le maintien et l’amélioration du réseau existant, ainsi que 4,3 milliards de francs pour réaliser et planifier d’importants projets. Il est en effet essentiel de d’adapter nos routes nationales, véritable colonne vertébrale de la mobilité en Suisse, aux besoins et défis du 21ème siècle.
Face aux perspectives alarmantes présentées par le Conseil fédéral dans le rapport explicatif, la réalisation des projets adoptés par le Parlement dans un horizon de temps raisonnable constitue un défi pour la Confédération. A cet égard, Olivier Fantino, directeur de routesuisse : rappelle que « les projets d’augmentation des capacités permettent généralement de décharger le réseau secondaire et donc de réduire les accidents et les nuisances dues au trafic. » Il est donc particulièrement important de les réaliser rapidement, ainsi que de tenir compte des besoins spécifiques des cantons et régions concernées.
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