All’apertura della IAA Mobility 2021 a Monaco di Baviera (dal 7 al 12 settembre) Porsche offre una visione spettacolare del futuro dell’automobile. Il concept studio Mission R combina le tecnologie più moderne e materiali sostenibili, come le plastiche rinforzate con fibre naturali, alla passione per le corse. La vettura da gara dalla linea accentuatamente piatta e a trazione interamente elettrica esibisce, oltre a un design innovativo, le linee caratteristiche delle vetture sportive di Stoccarda-Zuffenhausen. I due motori elettrici di nuova concezione nella Porsche Mission R sviluppano fino a 800 kW (1.088 CV) nella cosiddetta modalità «Qualifying». La capacità della batteria di circa 80 kWh e l’innovativo sistema di recupero energia consentono di svolgere gare sprint senza perdite di potenza.
«Porsche è il marchio delle persone che realizzano i propri sogni. Compreso quello del motorsport. Viviamo in pista la nostra forza innovativa, mostriamo il coraggio di intraprendere vie nuove e ispiriamo con le prestazioni sportive», dice Oliver Blume, CEO di Porsche AG. «Oltre al nostro impegno nel campionato del mondo di Formula E, ora procediamo al prossimo grande passo nell’elettromobilità. Questo concept studio è la nostra visione interamente elettrica del motorsport clienti. La Mission R incarna tutto quello che rende Porsche un marchio forte: performance, design e sostenibilità».
Il motorsport clienti gode della massima priorità in Porsche. Fin dall’inizio della Porsche Carrera Cup Deutschland, 31 anni fa, il produttore di vetture sportive ha realizzato e consegnato da Weissach oltre 4.400 esemplari delle vetture Cup. In tutto il mondo, con queste affidabili auto da corsa ad alte prestazioni si svolgono 30 campionati monomarca. Proprio in occasione della stagione sportiva 2021, quest’anno è arrivata sul mercato la versione più recente della 911 GT3 Cup, basata sulla generazione di modelli 992. La Porsche Mission R offre uno sguardo sull’aspetto che potrebbero avere in futuro i campionati monomarca con vetture a trazione puramente elettrica.
La vettura a trazione integrale, che in modalità «Qualifying» sviluppa 1.100 CV, accelera da zero a 100 km/h in meno di 2,5 secondi. La velocità massima supera i 300 km/h. In pista, il bolide elettrico raggiunge le stesse prestazioni sul giro dell’attuale Porsche 911 GT3 Cup. Grazie ai nuovi motori elettrici e alle celle della batteria – tutte dotate di un innovativo raffreddamento diretto a olio – il concept studio Porsche Mission R in modalità da corsa fornisce una potenza costante di 500 kW (680 CV). Il cosiddetto derating, ossia la perdita di potenza della batteria a causa di prerequisiti termici, viene eliminato. Sull’avantreno agisce un motore elettrico con potenza fino a 320 kW (435 CV), nella zona posteriore si raggiunge perfino un massimo di 480 kW (653 CV). Grazie all’innovativa tecnologia a 900 volt e al Porsche Turbo Charging, alla batteria è sufficiente una pausa corsa di 15 minuti per ricaricare da cinque a 80% SoC (State of Charge / stato di carica). La carica può essere eseguita con un max di 340 kW. La Missione R esibisce inoltre nello scudo paraurti frontale e nell’alettone posteriore un ulteriore sviluppo della Porsche Active Aerodynamics (PAA) con Drag Reduction System (DRS), che include tre lamelle in ciascuna delle due prese d’aria laterali dello scudo paraurti frontale e un alettone posteriore in due pezzi regolabile.
Oltre all’innovativo sistema di trazione elettrica a batteria, punta sulla riduzione di CO2 e sulla sostenibilità anche la carrozzeria del concept studio, formata da grandi parti in plastica rinforzata con fibra naturale (NFK). La base è fornita da fibre piatte di origine agricola. Questo materiale ecologico è impiegato anche per il pannello frontale, il diffusore e le minigonne. L’NFK è ampiamente utilizzato anche negli interni della Mission R, come le parti interne delle porte, la paratia posteriore e il sedile.
Il design degli interni mette il pilota al centro sotto ogni aspetto. Un display collocato in modo ergonomico al centro del volante a cloche visualizza dati rilevanti durante la corsa. Il monitor sopra il piantone dello sterzo riproduce le registrazioni delle telecamere degli specchietti laterali e di quella posteriore centrale. Tramite un display Touch a destra del sedile si possono richiamare, tra l’altro, i dati biometrici del guidatore. Numerose altre telecamere nell’abitacolo forniscono segnali interessanti per lo streaming dal vivo.
Nel progetto Mission R, Porsche avvicina tra loro le corse reali e virtuali come mai prima. La cella del pilota a struttura modulare monoscocca è adattabile esattamente nella stessa versione come simulatore Esport. La struttura di sicurezza in materiale composito in fibra di carbonio combina un elevato potenziale di protezione per il pilota con un peso ridotto e un aspetto originale. La nuova struttura del tetto in carbonio è stata chiamata «esoscheletro» («scheletro esterno») dagli ingegneri e designer Porsche, poiché combina gabbia di sicurezza e copertura. La Porsche Mission R, con i suoi 4.326 millimetri di lunghezza, è leggermente più corta della serie 718 Cayman attuale, ma con 1.990 millimetri è notevolmente più larga e con un’altezza esterna di 1.190 millimetri anche nettamente più appiattita.
Con i concept studio Mission E (2015) e Mission E Cross Turismo (2018), Porsche ha fornito negli ultimi anni una visione molto concreta delle sue prime serie di modelli di auto sportive interamente elettriche. La berlina sportiva Porsche Taycan (2019) e il Cross Utility Vehicle Taycan Cross Turismo (2021) si conformano visivamente e tecnologicamente in modo stretto a questi due concept studio e sono già stati lanciati con successo sui mercati mondiali – si può dunque affermare: «mission accomplished». Ora, con la Mission R, Porsche mostra la propria visione per le corse clienti del futuro. La nuova showcar ha festeggiato oggi il suo debutto mondiale nell’ambito dell’IAA Mobility 2021 a Monaco di Baviera.
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