La Confederazione vede nel mobility pricing un’opportunità per rendere più efficiente il sistema dei trasporti, intende quindi sostenere studi di fattibilità per la realizzazione di progetti in materia. A tal fine il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), d’intesa con i Cantoni e Comuni coinvolti nonché con le FFS, ha selezionato cinque proposte da approfondire, tutte estese al trasporto pubblico.
La tariffazione della mobilità può contribuire al decongestionamento delle strade e dei mezzi pubblici, come dimostra uno studio d’impatto sull’esempio della regione di Zugo. Il Consiglio federale vuole pertanto dare a Cantoni e Comuni interessati la possibilità di condurre esperimenti pilota.
Sulla base delle ipotesi progettuali presentate da Cantoni e Comuni verranno condotte cinque verifiche di fattibilità per analizzare in maniera approfondita vantaggi e svantaggi del mobility pricing; i risultati consentiranno di valutare se e a quali condizioni è possibile realizzare sperimentazioni in tal senso. Tutti i progetti in questione abbracciano il settore dei trasporti pubblici.
Dei cinque studi di fattibilità, tre riguardano progetti dei Cantoni di Turgovia, Ginevra e della città di Bienne che coinvolgono l’intera utenza, uno sarà condotto dalle FFS e incentrato specificamente sul trasporto pubblico, un altro prenderà in esame progetti a partecipazione volontaria e si svolgerà sotto l’egida della Confederazione in collaborazione con i Cantoni di Argovia e Zugo.
Attraverso tali indagini si intende rispondere in particolare ai seguenti interrogativi: quali saranno le ripercussioni concrete del sistema? Quali strumenti occorrono per attuarlo? A quanto ammonteranno costi ed entrate? Gli interventi produrranno gli effetti auspicati? I risultati sono attesi nel 2023. L’Esecutivo deciderà quindi il prosieguo in base agli esiti delle suddette verifiche e della procedura di consultazione.
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