La mascherina, ridisegnata con sei listelli orizzontali grigi e le cornici cromate dei fendinebbia passati alla tecnologia LED, non hanno stravolto la linea, moderna e personale, della Mazda 6 Wagon, ma ne sottolineano l’eleganza sobria e sportiva al medesimo tempo. Le ruote in lega da 19” sono offerte in una inedita finitura scura come l’atmosfera che si respira a bordo della Mazda 6 Wagon che diventa l’ammiraglia della casa nipponica. Nettamente migliorate anche le plastiche degli interni, oggi più morbide e di migliore qualità.
Il freno di stazionamento elettrico a pulsante, collocato dietro la leva del cambio, ha consentito l’eliminazione della vecchia leva e nella consolle centrale, al suo posto, vengono collocati il portabicchieri e un vano portaoggetti, molto pratico per riporre, per esempio, il telefono cellulare. Lo schermo di 7” è ora sistemato in alto, al centro della plancia, per una visuale più agevole e sicura da parte del conducente. È la centrale di controllo del sistema multimediale MZD Connect, che, oltre ad avere la funzione di monitor per la telecamera posteriore, permette anche di ascoltare i post dei Social networks, rispondendo con dei “mi piace” e postando messaggi audio, e può contare su applicazioni sviluppate da Mazda per monitorare i consumi e la manutenzione del veicolo. Il navigatore, di serie o opzionale a dipendenza dell’allestimento, fornisce indicazioni (oltre che nello schermo centrale) anche tramite l’Active Driving Display, che proietta le indicazioni sull’head up display.
L’abitacolo della Mazda 6 Wagon è ora più silenzioso. Ciò è stato possibile grazie all’aggiunta di materiali fonoassorbenti nelle portiere e sigillanti tra la scocca e la carenatura inferiore. Completano l’equipaggiamento dedicato alla tranquillità a bordo nuovi tappeti e guarnizioni di tenuta più efficienti nelle porte. In questo abitacolo più silenzioso, si può apprezzare meglio l’inedito impianto audio Bose con 11 altoparlanti, che compensa automaticamente gli effetti dei rumori indotti dalle superfici stradali al variare della velocità.
Il motore 2.2 a gasolio da 175 CV della Mazda 6 Wagon, con doppio turbocompressore (la turbina più piccola è attiva ai bassi regimi, quella più grande quando si richiede più spinta) non è stato oggetto di cambiamenti. Mantiene tutte le sue peculiarità già conosciute: tra queste da segnalare l’estrema silenziosità dell’aggregato durante la marcia. Il propulsore viene abbinato al prestazionale e comodissimo cambio automatico a sei marce (fluido e rapido nella selezione dei rapporti) e alla trazione integrale (si tratta della prima versione 4×4 della Mazda 6), con il sistema di rilevamento dello slittamento delle ruote anteriori. Le prestazioni sono brillanti: la spinta è molto buona già dai 1500 giri, e non c’è motivo di dubitare dei 9,1 secondi nello scatto da fermo a 100 km/h e dei 209 km/h di velocità massima dichiarati dal costruttore.
I consumi omologati sono bassi per la categoria (18,5 km/l in media), grazie anche a due dispositivi: lo Start&Stop e l’Intelligent Energy Loop, il sistema di recupero dell’energia dissipata in frenata, che può produrre gran parte dell’elettricità necessaria al veicolo, eliminando sprechi di carburante per azionare l’alternatore. La vettura mantiene le buone doti di maneggevolezza nonostante le sospensioni siano state riviste per migliorare il comfort: hanno una maggiore forza di smorzamento e una risposta più rapida anche alle piccole sollecitazioni dalla strada.
La dotazione di sicurezza della serie precedente, già ricca (offriva di serie il radar che mantiene constante la distanza dal veicolo che precede), qui viene integrata con l’utile dispositivo per contrastare i colpi di sonno del guidatore: si tratta del Lane-Keep Assist System, che controlla la posizione del veicolo in base alla segnaletica stradale orizzontale e avvisa il conducente dei cambi involontari di corsia, attraverso una vibrazione del volante, provvedendo pure a riportare in sicurezza la vettura in centro alla propria corsia.
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