La Seat si è lanciata negli ultimi mesi in un’intensa attività di “elettrificazione” della gamma dei suoi modelli, proponendo – anche tramite il marchio Cupra – veicoli interamente elettrici o ibridi. Nell’ambito di questi ultimi hanno ottenuto un significativo apprezzamento da parte dell’utenza le ibride plug-in come il SUV Tarraco o la “familiare” Leon Sportstourer.
Azionata da un motore turbo a benzina di 1,4 litri da 150 CV accoppiato a un’unità elettrica (accoppiati a un cambio a doppia frizione DSG), la vettura può contare su una potenza totale di 204 CV e una coppia di 350 Nm, con il motore elettrico. Quest’ultimo è alimentato da una batteria ricaricabile agli ioni di litio (in tre ore e 40’ con il wallbox, in circa sei ore se si usa la corrente domestica).
In modalità elettrica e-Mode questa Leon promette un’autonomia a zero emissioni di circa 60 km, anche se nell’uso corrente guidando soprattutto nel Luganese, non sempre è possibile raggiungere tale obiettivo. L’elettronica del resto gestisce i due propulsori in funzione delle condizioni di marcia e dà pure modo d’impostare una funzione che impone alla batteria di salvaguardare una percentuale di carica costante per poter viaggiare in modalità del tutto elettrica ogni volta che se ne ha l’occasione.
Imponente fuori quanto spaziosa dentro, la Leon Sportstourer e-hybrid (plug-in), venduta da 38’200 franchi nella raffinata versione Hola! FR, offre inoltre prestazioni notevoli come i 100 orari raggiunti in 7,5” e i 220 km/h di velocità massima, a fronte di percorrenze dichiarate di quasi 91 km/litro e 26 g/km di CO2 emessi. La vettura parte in modalità elettrica, restandoci fino quando la batteria lo permette o finché non si accelera con forza.
Il brio del motore elettrico del resto basta e avanza per muoversi con un certo dinamismo, oltre che in modo fluido e silenzioso grazie agli omogenei passaggi di marcia del DSG. Le spinte offerte dalla coppia disponibile sono sempre vivaci e se s’inserisce la modalità Sport l’auto diventa piuttosto divertente sui percorsi tortuosi. Alternando la modalità elettrica e quella ibrida, a seconda delle condizioni di traffico, il computer di bordo segnala percorrenze possibili realmente fino a quasi 40 km/litro.
Come detto, è un’auto di dimensioni generose, con un bagagliaio che può stivare fino a 1’450 litri (150 in meno delle Leon “solo termiche”) e un abitacolo ben rifinito, luminoso e molto spazioso. Certo la levetta del cambio ridotta al minimo può stupire inizialmente ma basta un po’ d’abitudine e l’uso diventa subito automatismo.
In quest’ambito identica alle altre Leon, quest’ibrida station-wagon propone pure il display tattile con il quale si possono regolare modalità di guida e diversi servizi, ma resta una soluzione non ottimale poiché costringe a districarsi tra menu e scelte, distraendo a volte l’attenzione dalla guida. Abbondante è la dotazione d’accessori di serie, che integrano la strumentazione digitale configurabile e tutta una serie di ausili alla guida come mantenimento di corsia, tempomat adattivo, aiuto al parcheggio e molto altro ancora. (ec)
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