L’entrata di gamma di casa Land Rover si chiama Discovery Sport. E il balzo in avanti rispetto ai modelli precedenti è veramente importante sotto ogni punto di vista che sia stilistico, tecnico o contenutistico. Linee sinuose non certo tipiche di un SUV a vocazione fuoristradistica il Discovery Sport sa mixare elementi della Evoque con altre componeneti della recente produzione della casa inglese.
Crescono le dimensioni, cresce notevolmente l’abitabilità interna e rispetto alla Freelander arrivano anche due posti extra, per una configurazione all’occorrenza 7 posti. I quattro metri e 60 centimetri di lunghezza segnano un incremento di nove centimetri sul vecchio modello, mentre il passo aumenta di 8. Sono queste le quote principali della Discovery Sport, completate da altri numeri, ben più specialistici e riservati a chi l’off-road lo preferisce all’asfalto cittadino.
Restando in tema la sua altezza è di 1,72 metri e il bagagliaio, davvero grande, mette a disposizione un minimo di 479 litri viaggiando in configurazione a 7 posti 689 a cinque. Abbattendo tutti gli schienali dei sedili dietro si arriva fino alla bellezza di quasi 1’700 litri di volume utile.
Il design è piacevole e sa convincere sotto ogni punto di vista, lasciando alcuni segni inconfondibili, come il cofano motore “poggiato” quasi a guscio, i fari dinamici, la pinna di squalo sulla fiancata e il tetto sospeso, merito del montante D in nero lucido.
Si può scegliere in 9 diverse tinte di carrozzeria e un pacchetto Black Pack che aggiunge accenti in nero lucido su calandra e calotte degli specchietti, oltre a cerchi in lega da 19 o 20 pollici.
A bordo, sedili in pelle di serie sin dall’allestimento base, con diversi step per chi cerca la massima cura e qualità nelle versioni top di gamma.
Land Rover ha riservato all’abitacolo particolari attenzioni sia per lo spazio su ogni ordine di posto che per quanto riguarda il confort in viaggio. Ecco quindi che fin dall’allestimento base, il Discovery Sport viene equipaggiato con il climatizzatore bizona di serie, mentre i sedili della seconda fila non solo possono arretrare per guadagnare maggior spazio per le gambe, ma anche reclinare lo schienale. Inoltre, il loro posizionamento è 5 centimetri più in alto di quelli anteriori, a tutto vantaggio della visibilità.
Tutto nuovo è anche il comparto infotainment, imperniato sullo schermo tattile da 8” al centro della plancia, completato da un secondo schermo a colori (5″) tra la strumentazione dietro il volante.
Tra le varie proposte motoristiche per il Discovery Sport , il cliente, soprattutto quello europeo, può puntare sui moderni turbodiesel 2.0 della famiglia Ingenium, declinati in versione 150 e 180 cavalli, nonché destinati a rimpiazzare i vecchi 2.2 litri da 150 e 190 cavalli. Per il momento il 2,2 litri da 190 Cv sa ancora esprimersi al meglio in tutte le circostanze. La coppia resta pressoché invariata, identica nel caso del 150 cavalli, con un balzo di 10 Nm a 430 Nm nel confronto tra 190 e 180 cavalli, a vantaggio di quest’ultimo, così come a tutto vantaggio della briosità depongono gli 8″9 nello 0-100 rispetto ai 10″4 odierni. Sul fronte dei consumi, taglio netto sul 150 cavalli, che da 5.7 passa a 4.9 litri/100 km.
Il motore riesce ad erogare tutta la potenza richiesta dal conducente in tutte le circostanze che siano in o off road. Ottimo anche l’abbinamento con il Terrain response abbinato al confortevolissimo cambio automatico a 9 velocità. E il tutto in un ambiente davvero silenzioso.
Il telaio di quella che di fatto è la nuova Freelander si avvantaggia di acciai alto-resistenziali e componenti in alluminio, oltre a sospensioni anteriori MacPherson e posteriori multilink. Di serie la trazione integrale, così come il Terrain Response, centro di comando in plancia per adeguare l’auto alle condizioni di aderenza e tipologia di fondo affrontato. Non solo, in abbinamento ci sono dispositivi come il controllo della velocità in discesa e il rilascio graduale della forza frenante su pendenze molto accentuate.
La lunga lista di optional prevede, tra gli altri, l’assistente al parcheggio e quello di superamento corsia, oltre al riconoscimento della segnaletica stradale. Tra le novità della Land Rover Discovery Sport, il debutto della frenata automatica d’emergenza. Gli allestimenti della Land Rover Discovery Sport sono quattro: Pure, SE, HSE e HSE Luxury. Il primo comprende l’autoradio con Bluetooth, i cerchi in lega, il climatizzatore, la frenata di emergenza autonoma, il sistema di protezione dei pedoni e il Terrain Response mentre il secondo aggiunge il cruise control, il navigatore, i retrovisori ripiegabili elettricamente e i sensori di parcheggio.
La versione HSE comprende fari allo xeno, fendinebbia e sedili in pelle pieno fiore con regolazione elettrica. La HSE Luxury può invece vantare tre ingressi USB e altri dettagli che contribuiscono ad incrementare l’eleganza.
No comment yet, add your voice below!