Strano oggetto la Citroën DS4. Eppure piace. Vero è che proprio questi veicoli dalla personalità un po’ ibrida, multiforme, molto spesso diventano fenomeni di mercato: sanno farsi notare. Se per la piccola DS3 Citroën ha pensato a un pubblico sportivo, giovanile, per la DS4 il costruttore si è cimentato in un look abbastanza particolare con alcuni elementi di esclusività pr il modello in questione. La guida in città ci suggerisce qualche spiegazione per il tipo di vettura su cui staimo viaggiando. Le sospensioni sono piuttosto rigide e se ne percepisce l’azione ta i vari ostacoli della viabilità cittadina (dissuasori del traffico, dossi, cunette e via dicendo) quasi che il fabbricante avesse voluto dare un impronta sportiva anche alla DS4. Comunque sia nell’ambiente urbano o sulle strade cantonali la DS4 non si trova poi così male e sa reagire comunque a tutte le sollecitazioni del conducente. Con i suoi 4,28 metri di lunghezza, la vettura non nasce per sfidare le citycar ma non può nemmeno essere considerata ingombrante. Anzi. Le misure esterne si riflettono comunque in una buona abitabilità interna e nella facilità di parcheggiare o di eseguire manovre in spazi piuttosto ristretti. In più l’assetto rialzato rispetto alla sorella C4, migliora ulteriormente la visibilità nei dintorni della vettura e durante la guida. Va pure ricordato che una delle caratteristiche della vettura sono le alette parasole che risalgono liberando una maggior superficie del parabrezza, per una maggiore quantità di luce all’interno dell’abitacolo. Ad aiutare nelle manovre citadine o di parcheggio vi sono anche (di serie) i sensori di parcheggio, utilissimi per evitare danni (in più l’Easy Parking calcola se c’è lo spazio necessario). E a questo proposito si apprezza anche la presenza delle protezioni della carrozzeria.
Se la versione 2.0 Hdi (a gasolio) è tranquilla ai bassi regimi, va rilevato che verso i 1.800 giri cambia personalità. Si risveglia progressivamente e senza strappi giunge a mostrare tutti i suoi 163 CV di potenza. Insomma, il due litri turbodiesel HDi è un propulsore molto interessante, anche abbinato al pratico cambio robotizzato a sei velocità, che sa farsi notare sulla strada e disbrigarsi con sufficiente riserva di potenza anche in situazioni un po’ particolari. E anche in caso di lunghi viaggi autostradali, complici i consumi davvero contenuti dell’aggregato in questione, la DS4 è sicurametne una valida concorrente nel suo segmento di mercato. In più la vettura è ben insonorizzata, propone poltrone anteriori regolabili, ampio spazio per coloro che si siedono dietro, grande vano bagagli… insomma tutto per risultare confortevole, piacevole da guidare e ottima per affrontare viaggi anche lunghi. L’allestimento Sport Chic mostra la volontà della Casa di offrire una vettura ospitale, quasi raffinata. Ecco quindi i rivestimenti in pelle (di serie), ma anche alcuni particolari, come la presa 220V come quella di casa (per il phon, il rasoio, il caricabatterie…). L’impianto audio, poi, ha il collegamento Aux per l’iPod. Molto apprezzabile anche l’ergonomia dei comandi.
Sulla versione Sport Chic, di serie, ci sono, tra l’altro, il climatizzatore automatico bizona, i cerchi in lega, il computer di bordo, il regolatore della velocità. DS4, di serie o in opzione a seconda dell’allestimento, è comunque completa di tutti i moderni ritrovati di infotainement per un viaggio sempre confortevole e sicuro.
In fatto di sicurezza Citroën, anche per la DS4, non lascia nulla al caso. La vettura propone quindi airbag anteriori frontali e laterali e a tendina, attacchi Isofix per i seggiolini dei bimbi, le luci a led e i fendinebbia che illuminano l’interno della curva. E poi ci sono per la sicurezza dinamica, l’ESP, l’ABS e l’assistenza in salita.
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